Alimentazione e allattamento, alcuni consigli
Durante l’allattamento, oltre a seguire una dieta equilibrata, va aumentato l’apporto idrico per favorire la produzione di latte materno, quindi bisogna bere di più e cioè almeno due litri di acqua al giorno.
E’ consigliato l’uso di cibi freschi, ma vanno bene anche quelli surgelati, mentre come metodi di cottura vanno evitati quelli che portano alla carbonizzazione di parti dell’alimento, come le fritture e le grigliature.
L’uso di alcune spezie ed aromi andrebbe limitato e in alcuni casi evitato. Tale aspetto è molto soggettivo, ma molti neonati sembrano disprezzare il latte di mamme che seguono un’alimentazione troppo ricca di: aglio, peperoncino, pepe, zenzero, ketchup, asparagi, cavoli, cipolle, curry, formaggi dall’aroma intenso come il gorgonzola, mandorle amare, etc. Ad ogni modo, è buona norma osservare le reazioni del piccolo ed adeguare ad esse la propria alimentazione, apportando correttivi in base all’esperienza diretta, piuttosto che alla rinuncia a priori a un gran numero di alimenti preziosi.
Nel periodo dell’allattamento oltre a limitare alimenti e spezie che possono conferire al latte odori o sapori sgraditi al piccolo, tanto da allontanarlo dal seno materno, è opportuno controllare se ci sono alimenti che possono scatenare nel lattante manifestazioni di tipo allergico; cibi da controllare come possibili allergizzanti sono soprattutto: formaggi fermentati, crostacei, mitili, molluschi ed eventualmente anche cacao e cioccolato, fragole, ciliegie, pesche, albicocche, dadi da brodo; naturalmente in caso di problemi questi vanno tassativamente evitati.L’utilizzo di medicinali e di integratori erboristici deve avvenire solo sotto consiglio del medico, poiché molti farmaci ed erbe classificate come integratori, alcuni anche di uso comune come l’aspirina, lassativi, purganti e colliri, possono passare nel latte materno e quindi essere assunti involontariamente dal bambino.
Salumi, carni e pesce conservati, in genere sono ricchi di nitrati e spesso anche di nitriti, sostanze potenzialmente pericolose, la cui assunzione quindi andrebbe limitata. Questi insieme ad altri alimenti come frutti di mare, uova, carni e pesce crudi o poco cotti possono provocare disturbi intestinali nel piccolo.Evitare le bevande alcoliche e consumare con cautela i prodotti contenenti sostanze nervine (caffè, tè, cacao, bevande a base di cola, energy drink, etc.).
Dott. Fabio Argentina, Biologo Nutrizionista
Ricordiamo ai lettori che il contenuto di questi articoli ha una valenza generica e generale, e non può sostituire il parere del proprio medico relativamente a specifiche patologie o casi individuali, chiunque invece desideri ricevere una consulenza personalizzata in merito a diete e regimi alimentari può rivolgersi direttamente al dott. Fabio Argentina-Biologo Nutrizionista